photo by MY Jalili
Benvenuti all’inferno, questa è casa mia.
Arredi fuoco furioso e luce diesel e idrocarburo aromatico e vapori di tulle di vergini spose.
Bravi, siete arrivati alla tana del lupo e il lupo sono io. Avete mai avuto paura fino a tremare come una foglia di banano? Avete mai temuto che aprendo una porta avreste trovato qualcuno appeso con una corda fatta coi lacci delle scarpe e a quel pensiero quasi vi esplodevano il petto, le retini e il reticolo compatto dei vasi sanguigni? Che cazzo fate tutto il giorno? Su e giù cercando qualcosa per ammazzare la noia, trovare da mangiare, tirare avanti, fare dei figli e una scopata ogni tanto. Impiegatucci dalle nove-alle cinque, battete veloci i tasti dei vostri computer-facebokkini, con la perizia parsimoniosa di un vecchio chirurgo di Beverly Hills, con gli occhi crocefissi di una sacra puttana sacrificata al suo dio, dentro una cloaca maxima coperta fino all'orlo di acido fenico e piscio di capro, come se nulla non fosse previsto per voi, sin dalla vostra nascita. E con la musichetta hip pop, mentre galleggiate increduli in un limbo chimico di disamore, coprite il vostro ridicolo vagito di un quotidiano, disperato tentativo di venire al mondo.
In fondo siamo solo fottuti scorpioni, scarabei-ametista, stercorari epilettici, troppo impegnati a cercare le bugie per vedere la verità. La verità è semplice, è una catenina senza santo, che ci sobbalza sul collo.
Benvenuti all'inferno, dimenticatevi cosa siete e cosa eravate -il vostro giocattolo a molla, le stazioni, i biglietti scaduti, il percorso dell'autobus delle Ramblas, il cretto feroce dentro la testa, l'olio santo che lucida la spada, le domeniche di Maggio- e se vi offro un the al rabarbaro, in questa casa circondata dalla fogna, dovete accettarlo e berlo nella mia stessa tazza.
Sentirete allora l'entusiasmo del vento trafiggervi le ossa, lacrime meticce faranno un ricamo di conchiglie e grani di papavero, sull'orlo del cuore, e finalmente, in questa malerba senza fiori, non avrete più paura, di avere paura.
40 commenti:
Il pezzo che mi è piaciuto di più?
"troppo impegnati a cercare le bugie per vedere la verità. La verità è semplice, è una catenina senza santo, che ci sobbalza sul collo."
Magnifico.
*
m.
ot
tiè la tua marinella (di selinunte)
il post è bellissimo, uno dei più belli letti qua
(e facebokkini è ME-RA-VI-GLIO-SO ahah^^)
rubato post !
oh.
Alle prime due domande: si.
La verità è semplice, è una catenina senza santo, che ci sobbalza sul collo.
Certi post..
*
Il labirinto, il filo, la luna[..] Benvenuti all’inferno, questa è casa mia. Arredi fuoco furioso e luce diesel e idrocarburo aromatico e vapori di tulle di vergini spose. Bravi, siete arrivati alla tana del lupo e il lupo sono io. Avete mai avuto paura fino a tremare com [..]
de sicuro starai a roderti che pur postando il TUO post una settimana dopo di te ci ho sempre più commenti di te ARGHGHGHGH^^
epperò ti fanno un sacco di complimenti :)))*
non ho piu commenti io
mi odiano tutti :)) miao work
e qual è il primo? :)
sempre Lindberg.
*
credevo che ero da caos :))
gli verrà un attacco di bile ihihih^^
gif up stairs by black sea
:))
+ cercasi gatta disperatamente *
tenerissimo
il tuo commento
dal paziente :)) ti ringrazio anche per la gif
ma per il momento
non voglio niente - di molto personale in giro
telekko salam malekko :))
esprimi un desiderio.
notte little blue...:*
complimenti per le parole vere
..e dove sei finito?
L’arte di perdere non è difficile da imparare;
così tante cose sembrano pervase dall’intenzione
di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.
Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
delle chiavi perdute, dell’ora sprecata.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.
Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare.
Nessuna di queste cose causerà disastri.
Ho perduto l’orologio di mia madre.
E guarda! L’ultima, o la penultima, delle mie tre amate case.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.
Ho perso due città, proprio graziose.
E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente.
Mi mancano, ma non è stato un disastro.
Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato).
Questa è la prova. E’ evidente,
l’arte di perdere non è difficile da imparare,
benché possa sembrare (scrivilo!) un vero disastro.
Elizabeth Bishop
chiedo umilmente perdono
ho superato la banda mensile del photobucket e non si vedono più le immagini, compresa quella del tuo header
l'ho caricata altrove
vai in questa parte del template
#intestazione {
height: 510px;
margin: 10px;
background-image: url('http://i145.photobucket.com/albums/r240/undercaos/header2.jpg');
background-repeat: no-repeat;
}
e cambia l'url
a posto di (dentro le parentesi tonde)
http://i145.photobucket.com/albums/r240/undercaos/header2.jpg
metti questo url
http://i292.photobucket.com/albums/mm22/undercaos2/header2.jpg
e non toccare altro
sorry..
Dovrei leggere Elizabeth Bishop.
ciao belmare*
_________ :*
:))
eccompààà aggiornalo nu pochetto il blogghe
torna a scrivere.
questa non è una minaccia..
è un ordine! :)
che dalle nostre parti equivale alle stessa cosa ;))
allA
sono stata contaMinata :))
O.O
.-.
sottosopra?
appesa.
in assenza del padrone di casa mi appendo alla trave dei commenti.
ma dov'è finito il tuo compare??
movimentiamo un pò di numeri và ;)
AHHHHHHHHH VEROOO !!!
se non arriviamo a 100 non cambia ..
prrr^^
;)
mi sa che sta ancora dentro qualche conchiglia, a giocare coi semi di papavero.
Fa il perlino nell'ostrica :)
ma se è una cozza pure lui..
ahahahah^^
certo che l'immagine sotto..
la caduta di un mito ahahahha
è due anni che ti sento dire che traslochi sempre di continuo, dove sei finito adesso??
compà.. sto caldo ce lo terremo per tutto settembre credo -.-
#40
-.-
quest'inferno è troppo bello da lasciare che stia fuori dalla porta a piedi scalzi
ho solo 13 blog linkati
di cui 7 son blog morti
-.-
che culo !
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